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Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Sovraccarico biomeccanico degli arti: la valutazione del rischio
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Una pubblicazione della Regione Veneto, redatta da un gruppo di lavoro del Centro Operativo Regionale di Riferimento per l'Ergonomia Occupazionale (CRREO) e coordinata dall’Azienda ULSS 17, confronta tra loro i più importanti metodi valutativi del rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori.
Nella premessa del documento si ricorda che “le patologie muscolo-scheletriche correlate al lavoro, in particolare quelle relative ai vari segmenti dell'arto superiore, sono diventate da alcuni anni oggetto di crescente interesse da parte di chi si occupa di prevenzione negli ambienti di lavoro, ma anche di tutti gli altri enti e soggetti impegnati nelle attività di sorveglianza sanitaria e nel riconoscimento della loro origine lavorativa”.
Interesse dato dalla crescita di incidenza di queste patologie nei paesi industrializzati e dalla “maggiore disponibilità ‘sociale’ al loro riconoscimento come malattie da lavoro”, come confermato dal Decreto 9 aprile 2008 "Nuove tabelle delle malattie professionali nell'industria e nell'agricoltura".
Relativamente a queste patologie, è aumentato anche l’interesse relativo ai processi di valutazione del rischio, attività che rappresenta “per tutti i soggetti del sistema della prevenzione, in particolare per l'RSPP ed il medico competente, l'«asse portante» su cui poggia, ed attorno al quale si costruisce l'organizzazione aziendale della sicurezza”.
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Le patologie muscolo-scheletriche – continua il documento – hanno come elemento caratterizzante la multifattorialità ed è quindi necessario considerare “più cause agenti individuali ed ambientali, di origine professionale o extraprofessionale”.
In questi anni i principali fattori di rischio (“movimenti ripetitivi ad alta frequenza, forza, posture inadeguate, recupero insufficiente, compressione di strutture anatomiche, strumenti e DPI inadeguati”) sono stati analizzati attraverso diversi metodi.
Questa pubblicazione, che si collega alle "Linee Guida per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori" del 2005, presenta alcuni dei metodi di valutazione più diffusi nelle aziende: ACGIH, Check-List OCRA, Check-List OSHA, OREGE, RULA e Job Strain Index.
Per ogni metodo sono evidenziati vantaggi, limiti e caratteristiche in modo tale da permettere all'utilizzatore la scelta del metodo più adatto alla realtà lavorativa da esaminare e all'organo di vigilanza la valutazione dell’idoneità del metodo e la sua corretta applicazione.
La normativa di riferimento è aggiornata al Decreto Legislativo 81/2008 che, tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, riporta all’articolo 15 "il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare alfine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo".
Il documento contiene inoltre in allegato una tabella sinottica, un utile strumento per fare un confronto sintetico e di facile lettura tra i vari metodi.
“Metodi per la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori”, Regione Veneto e Azienda ULSS17, giugno 2008 (formato PDF, 2.9 MB).
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Rispondi Autore: basile,claudio - likes: 0 | 12/05/2013 (07:05:38) |
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Rispondi Autore: claudio - likes: 0 | 26/05/2013 (18:54:50) |
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