TELECAMERE IN BAGNO PUBBLICO? LA CASSAZIONE DICE SI
Affrontando una dibattuta questione, la Corte di Cassazione ha stabilito in una recente sentenza che un bagno di un pubblico esercizio (nel centro di smistamento della corrispondenza di Peschiera Borromeo di Poste Italiane) non può essere considerato ''luogo di privata dimora”, da identificarsi invece, oltre che nella abitazione, in ogni luogo in cui la persona svolge le sue funzioni essenziali di vita e di relazione o che assolve ad analoghe funzioni, lavorative, professionali o di altra natura (come lo studio o lo svago), con carattere di stabilità, in modo da giustificare la medesima tutela costituzionalmente garantita.
La Corte ha così ritenuto legittimo il servizio di osservazione effettuato dalla polizia giudiziaria (per le note vicende legate ai furti nella corrispondenza) in un bagno pubblico.
LA Corte rammenta che, sul dibattuto tema della legittimità delle videoriprese nei luoghi di privata dimora, si sono di recente pronunciate le Sezioni Unite (cfr. informazione provvisoria del 28 marzo 2006, secondo cui l'effettuazione delle "riprese visive" di immagini nei suddetti luoghi deve essere autorizzata con provvedimento congruamente motivato dell' Autorità giudiziaria).
Link alla sentenza Sentenza n. 11654 del 16 novembre 2005.
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