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Tabelle delle malattie professionali e sovraccarico biomeccanico
Sul supplemento del numero di Luglio/Settembre 2008 del Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia sono presenti una serie di interventi relativi ai rischi, patologie e prevenzione nelle attività lavorative comportanti movimenti ripetitivi a carico degli arti superiori.
PuntoSicuro ha già presentato, in precedenti articoli, gli interventi relativi:
- alla valutazione dei risultati dell’applicazione delle linee guida sul rischio biomeccanico;
- alle informazioni sui progressi dell’Analisi del Movimento;
- all’analisi dello standard ISO 11228-3, standard menzionato nel Decreto legislativo 81/2008;
- alle patologie muscolo-scheletriche da esposizione combinata a fattori biomeccanici e vibrazioni trasmesse all’arto superiore.
Concludiamo brevemente questa panoramica degli interventi sui rischi da sovraccarico biomeccanico per l’arto superiore (UEWMSDs) con un documento tratto dalla stessa fonte e relativo alle nuove tabelle delle malattie professionali.
Stiamo parlando dell’intervento “Le patologie dell’arto superiore nel nuovo elenco delle malattie professionali” di M. Clemente (INAIL Sovrintendenza Medica Generale, Settore Infortuni e Malattie Professionali Roma).
In questo lavoro l’autore, dopo un’analisi dei dati statistici relativi alle malattie professionali denunciate all’Inail e pubblicati nel Rapporto Annuale 2007, esamina le principali novità delle “nuove tabelle delle malattie professionali nell’industria e nella agricoltura” contenute nel Decreto Ministeriale 9 aprile 2008 pubblicato il 21 luglio del 2008 anche in “relazione alla introduzione tra le malattie professionali tabelle, per le quali vige la presunzione legale di origine, delle più diffuse patologie muscolo-scheletriche da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore”.
L’autore scrive che se si esamina “l’andamento delle denunce nell’ultimo quinquennio si assiste ad una progressiva riduzione di quelle tabellate a favore di quelle non tabellate (malattie per le quali la prova della natura professionale è a carico del lavoratore) che passano dal 75% del totale nel 2003 a oltre l’84% nel 2007”.
Inoltre “considerandole nel loro complesso (tabellate e non tabellate), si registra un progressivo calo delle denunce di ipoacusia da rumore (dal 29% del 2003 al 23% del 2007), mentre le patologie da sovraccarico biomeccanico, in gran parte non tabellate, presentano un trend in continua ascesa raggiungendo complessivamente nel 2007 circa i diecimila casi”.
Infine l’autore ricorda che l’Inail ha emanato negli ultimi anni “specifiche circolari contenenti protocolli diagnostici da utilizzare per l’accertamento e l’inquadramento clinico delle malattie oltre che per l’analisi e la valutazione dell’idoneità del rischio ai fini della ricostruzione del nesso causale tra patologia denunciata e la specifica attività svolta dall’assicurato”.
In particolare il rischio di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nell’ambito di una lavorazione si realizza nel verificarsi di quattro principali fattori combinati tra loro (Circolare Inail n. 81/01): “ripetitività (frequenza o numero di azioni al minuto, in rapporto anche all’intero turno lavorativo), impegno di forza, postura/gesti lavorativi incongrui, inadeguati periodi di recupero (pause compensative); a ciò vanno aggiunti fattori complementari che possono fungere da amplificatori del rischio, quali ad esempio il microclima sfavorevole, l’uso di guanti di protezione che possono impedire la corretta manualità, la presenza di contraccolpi e/o movimenti bruschi, le compressioni localizzate su segmenti anatomici da parte di strumenti, oggetti o piani di lavoro ecc.”.
Nell’accertamento della natura professionale delle malattie da sovraccarico biomeccanico in generale e dell’arto superiore in particolare, potranno essere utili:
- “il riferimento alle linee guida ed ai protocolli diagnostici già da tempo emanati dall’Inail e dalle Società Scientifiche;
- l’analisi dei dati statistici ed epidemiologici riportati sullo specifico tema dalla letteratura nazionale ed internazionale”.
Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia, VOLUME XXX - N. 3/Suppl., luglio-settembre 2008, “Le patologie dell’arto superiore nel nuovo elenco delle malattie professionali” di M. Clemente (INAIL Sovrintendenza Medica Generale, Settore Infortuni e Malattie Professionali Roma) (formato PDF, 542 kB).
Tiziano Menduto
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Rispondi Autore: elena viero - likes: 0 | 26/10/2013 (19:46:53) |
Sono stata operata al tunnel carpale.dovrei fare anche l'altra mano. L'ortopedico a voce mi ha detto che e ' a causa del lavoro che svolgo. Lavoro reparto gastronomia e con la affettatrice. Come devo fare per farla riconoscere malattia professionale? |
Rispondi Autore: Loredana Andreini - likes: 0 | 26/05/2016 (20:41:02) |
Faccio la porrucchiera da 30 sono stata operata da un mese al tunnel carpale destro devo fare anche il sinistro purtroppo dovuto al lavoro .cosa devo fare x il risarcimento INAIL? Grazie Andreini |
Rispondi Autore: ALFONSO DE ROSA - likes: 0 | 26/11/2018 (09:25:43) |
operato per 3 volte di ernia ombelicale,tutto dovuto dal lavoro che faccio trasporto sacchi di farina da kg 25,posso richiedere la malattia professionale |
Rispondi Autore: Lucia - likes: 0 | 09/11/2020 (11:08:45) |
Buongiorno anni fa mi hanno constatato una malattia professionale con interventi spalla gomito tendini tunnel carpale ora ho 54anni ho aggravato la mia salute con altre patologie vorrei chiedere la inabilità al lavoro vorrei chiedere il punteggio che potrei avere.. grazie |