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Virus A/H1N1: le misure di prevenzione per i luoghi di lavoro

Le raccomandazioni generali per la riduzione del rischio espositivo in corso di pandemia influenzale da virus A/H1N1 nei luoghi di lavoro. Come tutelare i lavoratori? Le misure preventive, le norme igieniche e la valutazione dei rischi.

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Ormai da diversi mesi l’opinione pubblica è costantemente informata sugli sviluppi del virus influenzale di tipo A/H1N1. Conosciamo i casi di contagio, in Italia e all’estero, vengono promulgati o aggiornati i piani pandemici regionali, si cominciano a dare indicazioni sulle sintomatologie, sulle misure di prevenzione e iniziano a essere disponibili le prime vaccinazioni.
Tuttavia se di rischio di pandemia si parla, dunque di una rapida diffusione del virus in più aree del mondo, sarebbe bene intervenire tempestivamente a livello informativo e preventivo direttamente nei luoghi dove molte persone si trovano a passare quotidianamente diverse ore fianco a fianco: i luoghi di lavoro.
Presentiamo dunque un documento del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (Settore Salute) che offre delle prime raccomandazioni per limitare le occasioni di contagio negli ambienti di lavoro.
 
 
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In “Raccomandazioni generali ad interim per la riduzione del rischio espositivo in corso di pandemia influenzale nei luoghi di lavoro”, aggiornato all'11 settembre 2009, sono esaminate le azioni che datori di lavoro, dirigenti e dipendenti possono adottare per ridurre la diffusione dell’influenza nei luoghi di lavoro.
Inoltre si affrontano le questioni relative alla gestione post-esposizione dei dipendenti, all'assistenza ai dipendenti in missione e a come le imprese devono affrontare le ricadute dell'influenza su attività e addetti.
 
Nel documento, che indica che “nella attuale situazione pandemica, si può presumere che un caso di sindrome simil influenzale (ILI) sia attribuibile al nuovo virus A(H1N1), anche in assenza di conferma di laboratorio”, si ricorda l’importanza in ogni luogo di lavoro del “rispetto di elementari norme igieniche quali l’igiene delle mani e l’adozione di comportamenti di buona educazione igienica”.
 
Ecco alcune delle raccomandazioni contenute:
- “le mani vanno lavate frequentemente (ed ogni volta che sia necessario, in particolare dopo avere usato i servizi igienici e prima dei pasti) con acqua e sapone o con soluzioni detergenti a base di alcol (concentrazione 60-90%)”;
- “lavabi e detergenti a base di alcol debbono essere sempre disponibili e facilmente accessibili”;
- “nel caso di lavaggio con acqua e sapone, va usata acqua calda e le mani insaponate debbono essere strofinate per 15-20 secondi, usando poi asciugamani monouso o asciugatori ad  aria calda, mentre nel caso di detergenti a base di alcol non va aggiunta acqua e le mani debbono essere strofinate tra loro fino a che non ritornano asciutte”;
- “tutte le persone debbono anche adottare comportamenti di buona educazione igienica, coprendo la bocca ed il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o starnutisce, e smaltendo immediatamente il fazzoletto usato nella spazzatura: in mancanza di fazzoletto , nel caso non vi sia la possibilità di lavare immediatamente le mani sarà opportuno in caso di tosse o starnuti, coprire la bocca con la manica o il gomito”.
 
Le azioni che i datori di lavoro e i dirigenti possono mettere in atto per la riduzione della diffusione del virus influenzale:
- “provvedere affinché i lavoratori che presentino sintomi influenzali lascino prontamente i luoghi di lavoro e non siano riammessi al lavoro se non dopo 24 ore dalla cessazione dei sintomi in assenza di terapia sintomatica ed antipiretica (in quanto fonte di rischio biologico per gli altri lavoratori e per gli utenti, oltre che in ragione della sussistenza di una condizione di temporanea inidoneità alla prestazione lavorativa da parte della persona affetta);
- provvedere affinché siano fornite ai lavoratori corrette informazioni sulla nuova influenza AH1N1 in forma e linguaggio facilmente comprensibili da parte di tutti i lavoratori, operando allo scopo in stretto collegamento con le autorità sanitarie locali e/o attingendo alle fonti ufficiali di informazioni”;
- “provvedere che sul posto di lavoro sia sempre assicurata la disponibilità a sufficienza, di detergenti liquidi a base di alcol (minimo 60%), e ove necessario nelle aree comuni (quali sale di attesa, aree break, posti di ristoro, bar e mense aziendali, corridoi, servizi igienici, spogliatoi,…) la disponibilità di salviettine monouso umidificate per poter effettuare con frequenza la pulizia delle mani, anche in assenza di acqua e sapone;
- rendere disponibili, ove necessari, fazzolettini di carta e salviette monouso per contribuire a tenere sempre pulite le postazioni di lavoro (ripiano della scrivania, tastiera del computer, telefono) e idonei recipienti per il loro smaltimento;
- disporre affinché siano effettuate nei luoghi di lavoro pulizie con la necessaria regolarità. Almeno una volta al giorno, e tutte le volte che le superfici dure che più comunemente  possono essere toccate da più persone (quali ad es. ripiani di scrivanie e tavoli , computer e relativi accessori , maniglie, telefoni, lavandini e rubinetti ecc. ) appaiano visibilmente sporche, prima e dopo i pasti in ambienti destinati alla refezione, utilizzando comuni prodotti detergenti ad uso domestico, secondo le istruzioni riportate in etichetta (va tenuto presente che i virus influenzali possono sopravvivere sulle superfici ambientali, e rimanere infettanti per le persone, per 2-8 ore e che la detersione/disinfezione delle superfici risulta in grado di ridurre notevolmente le possibilità di diffusione del nuovo virus influenzale AH1N1)”;
 - rendere disponibili sul luogo di lavoro, in relazione alla valutazione di rischi legati a particolare affollamento o esposizione, un adeguato numero di mascherine respiratorie, fornendo le opportune indicazioni per il loro utilizzo da parte dei soggetti con sintomi di influenza, o anche da parte degli addetti al primo soccorso o di altre persone che potrebbero occasionalmente dover assistere temporaneamente il dipendente con sintomi di sospetta influenza”.
 
Le azioni che i dipendenti posso adottare per la riduzione della diffusione dell’influenza:
- “ridurre i rischi di esposizione all’infezione riducendo anche nella vita privata la frequentazione di luoghi affollati e limitando i contatti fisici (stringere le mani, abbracciare, baciare);
- evitare per quanto possibile contatti ravvicinati con le persone malate o che potrebbero esserlo (cercando di tenere una distanza non inferiore a circa un metro e mezzo);
- rimanere a casa in caso di presenza di sintomi di influenza (febbre, mal di gola, tosse, malessere generale e/o gli altri sintomi sopra descritti) sin dall’inizio dei sintomi e fino alle 24 ore successive alla completa risoluzione di questi (senza uso di antipiretici). I dipendenti che condividono l’abitazione con un familiare/convivente ammalato di influenza, dovranno avere l’accortezza di tenere sotto controllo quotidianamente il proprio stato di salute e rimanere a casa ai primi sintomi di influenza presentati”.
Inoltre in caso di presentazione dei primi sintomi sul posto di lavoro occorre:
- “indossare una mascherina protettiva (mascherina chirurgica) se resa disponibile dal datore di lavoro e tollerata, in caso contrario utilizzare comunque un fazzoletto di carta per coprire naso e bocca durante tosse o starnuto, sino all’allontanamento dal posto di lavoro;
- avvertire immediatamente il diretto superiore o il datore di lavoro per essere autorizzati a rientrare a casa il prima possibile”.
 
Infine per una corretta risposta delle imprese all’impatto dell’influenza sulle loro attività e sui loro addetti i datori di lavoro dovranno:
- “provvedere all’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi in relazione al rischio espositivo ad agenti biologici in collaborazione con il medico competente, se presente, prevedendo protocolli per la gestione di dipendenti con sintomi di influenza manifestati sul posto di lavoro;
- verificare che vi sia corretta informazione per l’uso di mascherine (in ambiti lavorativi non sanitari);
- identificare in collaborazione con il medico competente i dipendenti essenziali al ciclo produttivo da sottoporre a vaccinazione , per garantire il mantenimento delle attività di servizi pubblici di primario interesse o in altre attività socialmente utili”;
- “verificare i siti del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e del Ministero degli Affari Esteri per informazioni su specifiche situazioni di rischio in paesi esteri che potrebbero essere mete di trasferte all’estero di dipendenti;
- come misura organizzativa, se attuabile, pianificare la possibilità di fruire di assenze che non disincentivino i lavoratori a rimanere a casa per prendersi cura in caso di necessità di assistenza di propri familiari ammalati o di figli minorenni in caso di interruzione di attività didattiche per focolai epidemici”.
 
Riguardo al documento, che è in via di aggiornamento da parte della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, PuntoSicuro darà eventuali future indicazioni in merito a modifiche o aggiunte sostanziali.
 
L’indice:
 - introduzione;
- sintomatologia e modalità di trasmissione;
- raccomandazioni su prevenzione e controllo dell’influenza nei luoghi di lavoro;
- azioni dei datori di lavoro e dei dirigenti utili per la riduzione della diffusione del virus influenzale nei luoghi di lavoro;
- azioni da adottare da parte dei dipendenti per la riduzione della diffusione dell’Influenza nei luoghi di lavoro;
- gestione post-esposizione di dipendenti in ambiente di lavoro;
- assistenza a dipendenti in missione per motivi di lavoro;
- gravidanza e influenza;
- la risposta delle imprese all’impatto dell’influenza sulle loro attività e sui loro addetti.
 
 
 
 
 
Tiziano Menduto
 
 

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