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I commenti sulla legge 85/2023: decreto 81, scuola, fondi e lavoro agile

I commenti sulla legge 85/2023: decreto 81, scuola, fondi e lavoro agile
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Normativa

01/08/2023

Una nota della UIL e due infografiche sulle novità in materia di salute e sicurezza correlate alla legge di conversione 85/2023 e al DL 48/2023. Decreto 81, edifici scolastici, vigilanza, PCTO, fondi, tutele e lavoro agile.

Roma, 1 AGO– Come ricordato nei nostri articoli, con la Legge 3 luglio 2023, n. 85 (il DL Lavoro) è stato convertito in legge, con modificazioni, il Decreto-Legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro.

Decreto e successiva conversione in legge a cui abbiamo dato molta rilevanza perchè il Capo II (“Interventi urgenti in materia di rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni, nonché di aggiornamento del sistema di controlli ispettivi”) del DL n. 48/2023 contiene sensibili modifiche agli articoli del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e altre novità rilevanti riguardo i percorsi di alternanza scuola lavoro (ora PCTO), la vigilanza in materia di salute e sicurezza e il lavoro agile.

 

Pur avendo già presentato le novità vediamo di ricapitolarle, e di raccogliere nuovi commenti in merito, attraverso una Nota della Unione Italiana del Lavoro ( UIL) dal titolo “Legge 85/23 – Interventi su ‘Salute e Sicurezza sul Lavoro’”.

Una nota che si accompagna poi a delle infografiche (UIL, Italuil, Enfap, …) che permettono di rendere più evidenti le novità normative portate dal decreto legge.

 

Nell’articolo di presentazione della Nota e delle infografiche ci soffermiamo sui seguenti argomenti:

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Formazione e informazione generale sulla sicurezza dei lavoratori impiegati negli uffici

 

Nota UIL sulla legge 85/2023: quello che è ancora da fare

La Nota UIL sulla legge 85/2023 di conversione del DL lavoro segnala innanzitutto che rispetto al DL 48 “sono state apportate piccolissime modifiche”, per cui la UIL conferma i precedenti commenti generali negativi sulle modifiche normative attuate.

 

Come ricordato anche nell’articolo “ DL 48/2023 e sicurezza: le modifiche condivisibili e le cose che mancano”, se a fronte della “situazione infortuni, incidenti e malattie professionali ancora con numeri molto alti” un intervento sulle materie di sicurezza sul lavoro e ispezioni era indispensabile”, in realtà “troppo poco si è fatto negli ultimi periodi sul tema prevenzione”. E purtroppo la legge 85/2023 continua su questa linea.

 

È necessaria invece “un’azione forte sulla prevenzione, con risorse dedicate soprattutto per il supporto alle imprese ed i controlli con un incremento dei tecnici della prevenzione ASL e degli ispettori INL. Serve una Strategia Nazionale che conduca ad unica linea di intervento verso un’azione decisa sulla prevenzione. L’Italia è l’unico paese della UE a non avere e non aver mai avuto una propria Strategia Nazionale di Prevenzione e Protezione per la Sicurezza sul Lavoro. Mancano ancora vari Decreti Attuativi per completare il campo di applicazione e alcuni aspetti fondamentali di Prevenzione, a distanza di 15 anni dalla emissione del D. Lgs. 81/08. Alcuni Decreti riguardano settori strategici per il paese (Settore Aereo, Marittimo, Portuale, Navi da Pesca, Trasporto Ferroviario) con potenziali rischi elevati e alti valori di infortuni”.

 

Come già ricordato nella precedente Nota Uil sul DL 48/2023, “serve attivare un confronto per emettere in tempi brevi questi Decreti” e un decreto che deve essere emesso al più presto riguarda l’articolo 52 del D. Lgs. 81/08 “Sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza”. Inoltre un altro dei punti critici in tema di infortuni e incidenti sul lavoro, riguarda, come già ricordato, il sistema degli appalti. Serve un sistema che premi le aziende virtuose e penalizzi quelle che non rispettano le norme.

 

Nella Legge approvata dal Parlamento “niente di tutto questo viene affrontato”.

 

Nota UIL sulla legge 85/2023: decreto 81, edifici scolastici e vigilanza

Riguardo poi alle modifiche del decreto 81 operate dalla Legge e dal DL - sul medico competente, sulla sorveglianza sanitaria, sulla formazione, sulle verifiche periodiche, ecc. – si indica che cercano sì di migliorare l’attuale assetto del Decreto stesso “ma sono modifiche senza una vera strategia di intervento”.

 

Riprendiamo una infografica con alcune di queste modifiche (è possibile cliccare sopra per ingrandirla):

 

 

Rispetto al DL vi è inoltre “una nuova norma che modifica gli obblighi per le amministrazioni che si occupano degli edifici scolastici. Con queta integrazione viene definito che gli obblighi per le amministrazioni si intendono assolti dopo la valutazione congiunta con i dirigenti scolastici con la programmazione degli interventi necessari, nel limite delle risorse disponibili”. 

In questo caso “si evidenzia un problema di una eventuale programmazione che non rispetti i tempi (viste in molti casi le difficolta dello Stato a rispettare i tempi di consegna dei lavori) e quindi mettere a rischio studenti, insegnanti e personale delle scuole in edifici non a norma”. E il tutto verrà vincolato “nel limite delle risorse disponibili”.

In questo senso la nota commenta negativamente “questa modifica che non mette al sicuro gli edifici scolastici”.

 

In tema di vigilanza, con l’articolo 15 (Condivisione dei dati per il rafforzamento della programmazione dell’attività ispettiva), viene poi “richiesto agli enti pubblici e privati di condividere gratuitamente le informazioni di cui dispongono all’Ispettorato Nazionale del Lavoro e alla Guardia di Finanza, per meglio orientarne l’azione ispettiva, in particolare nei confronti delle imprese che evidenziano fattori di rischio in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, lavoro irregolare o evasione od omissione contributiva”.

 

Nota UIL sulla legge 85/2023: PCTO, fondi, tutele e lavoro agile

Un’importante novità (articolo 17 - Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative) vista positivamente nella Nota è quella relativa alla “creazione del Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative. Una disposizione molto importante, che colma un vuoto normativo”, anche se manca “una reale strategia, che deve muoversi in un’ottica preventiva, per un’azione che agisca ex ante e non ex post quando l’infortunio mortale si è ormai verificato”.

 

Riprendiamo ora un’infografica con gli interventi di revisione dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento:

 

 

Rispetto a questi interventi si ricorda l’obbligo per le imprese iscritte nel registro nazionale per l’alternanza “di integrare il proprio documento di valutazione dei rischi con un’apposita sezione dove sono indicate le misure di prevenzione rivolte agli studenti e alle studentesse, sezione che dovrà essere fornita all’Istituzione scolastica interessata e allegata alla Convenzione”.

 

Rispetto al registro nazionale per l’alternanza, istituito dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, all’articolo 41, comma 1, è poi significativo “aver previsto, per le imprese iscritte, alcune condizioni minime, come capacita strutturali, tecnologiche e organizzative, che possano garantire agli studenti e alle studentesse, impegnati nei PCTO, un’adeguata presa in carico, in sicurezza”, anche se, come ricordato in un precedente Nota,  che “tra tali condizioni avrebbero dovuto essere inserite anche l’applicazione dei CCNL stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, l’assenza di sanzioni e la presenza obbligatoria del RLS aziendale o del RLST”.

 

 

Si segnala poi che rispetto all’estensione della tutela assicurativa agli alunni, agli studenti e a tutto il personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore, in riferimento agli studenti e alle studentesse, “non sono state tuttavia inserite le casistiche di infortuni in itinere (tragitto casa/scuola-lavoro e viceversa)”.

 

Se poi nelle scorse settimane era stato ampiamente denunciato l’inopportunità di “ridurre i risarcimenti per le famiglie vittime di gravi incidenti sul lavoro”, con l’art. 18 bis, il Governo “ha provveduto a sanare questa situazione rifinanziando il Fondo con ulteriori 5 milioni, in modo da riportare i valori risarcitori ai livelli precedenti”.

 

Inoltre con l’articolo 28 bis viene “prorogato lo smartworking fino al 30 settembre 2023 per i lavoratori e le lavoratrici ‘fragili’, sia nel settore pubblico sia nel privato, che rientrano tra le condizioni indicate al DM 4 febbraio 2022 del Ministero della Salute”.

Arriva, invece, al 31 dicembre 2023 “per lavoratrici e lavoratori fragili maggiormente esposti a rischio Covid-19 e, nello specifico, a coloro che, ‘sulla base delle valutazioni dei medici competenti sono più esposti a rischio di contagio dal virus SARS-CoV-2, in ragione dell'età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possano caratterizzare una situazione di maggiore rischio, accertata dal medico competente’.

La proroga al 31 dicembre è stata poi estesa anche per i genitori di figli sotto i 14 anni, in questo caso solo per il settore privato, ‘a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito’”.

 

Per altri dettagli sui commenti alla legge 85/2023 di conversione del DL 48/2023, rimandiamo alla lettura integrale della nota della UIL.

 

 

RTM

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Unione Italiana del Lavoro, Nota UIL, “Legge 85/23 – Interventi su ‘Salute e Sicurezza sul Lavoro’”.

 

 

Scarica la normativa di riferimento:

LEGGE 3 luglio 2023, n. 85 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro - testo della legge 85/2023 e testo del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 coordinato con la legge di conversione 3 luglio 2023, n. 85.

 

Decreto-Legge 4 maggio 2023, n. 48 - Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro.

 

 



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