L’organizzazione dei piani di primo soccorso e di emergenza
Roma, 10 Gen – Sappiamo che il primo soccorso è quell’importante insieme di interventi, manovre e azioni messe in essere da chi si trova a dover affrontare una emergenza sanitaria in attesa del personale specializzato. E riguardo al primo soccorso nei luoghi di lavoro il Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) indica (articolo 45) che il datore di lavoro, tenendo conto della natura delle attività e delle dimensioni dell’azienda o della unità produttiva, ‘sentito il medico competente ove nominato, prende i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo conto delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro e stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati’.
In relazione alla necessità di un’organizzazione del primo soccorso nei luoghi di lavoro torniamo dunque a sfogliare il documento Inail “ Il primo soccorso nei luoghi di lavoro”, elaborato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale. Una pubblicazione che ci ha permesso, in precedenti articoli, di affrontare i temi della classificazione aziendale, degli obblighi normativi e delle attrezzature e presidi obbligatori.
Il documento si sofferma, tuttavia, anche su un altro aspetto importante, i piani di soccorso e di emergenza: cosa devono indicare? Come devono essere realizzati?
I piani di soccorso e di emergenza
Nel documento Inail - a cura di Bruno Papaleo, Giovanna Cangiano, Sara Calicchia e Mariangela De Rosa (Inail, Dimeila) – si sottolinea che un piano di soccorso e di emergenza è un documento che indica, con procedure chiare, compiti, ruoli e comportamenti che ogni lavoratore deve assumere in caso di emergenza.
In particolare il piano deve indicare in maniera chiara cosa fare:
- a chi scopre l’incidente;
- a chi è allertato (squadre di intervento);
- al centralino telefonico;
- alla portineria;
- a tutti i lavoratori presenti.
A questo proposito riprendiamo un diagramma presentato nel documento che fornisce un esempio di procedure:
Nel diagramma si indica poi, riguardo al 112, che è fondamentale “fornire all’operatore della centrale operativa nel minor tempo possibile e con chiarezza tutte le notizie necessarie per attivare ed inviare sul posto il mezzo di soccorso idoneo
- che cosa è successo?
- dove deve venire l’ambulanza”?
L’organizzazione e la pianificazione del piano di primo soccorso
Gli autori del documento Inail indicano che in ogni caso un piano di primo soccorso, per poter essere efficace, “deve possedere alcuni requisiti fondamentali:
- deve essere realisticamente attuabile e calato nella realtà lavorativa presa in esame;
- deve tenere conto delle peculiarità dei luoghi, delle lavorazioni, della produzione ecc.;
- deve essere flessibile, ma soprattutto chiaro e comprensibile. È bene prevedere una gamma di situazioni che vadano dalla massima gravità a quella più lieve”.
A questo proposito si segnala che le procedure devono essere pianificate “tenendo presente i rischi, le sostanze, gli impianti, le modalità operative presenti in azienda”.
Inoltre il piano deve essere sempre tenuto aggiornato e, a tal fine, “è importante la revisione periodica da parte del personale competente (dirigenti, preposti, addetti al primo soccorso, medico competente e responsabile del servizio di prevenzione e protezione) che dovrà essere tenuto al corrente delle novità relative all’azienda e ai cicli produttivi (sostanze usate, modalità d’uso e di controllo ecc.)”.
In particolare per “pianificare al meglio il piano di primo soccorso si consiglia di:
- tenere conto della distanza del punto pubblico di pronto soccorso più vicino e del tempo necessario per l’arrivo del mezzo di soccorso;
- organizzare le modalità di chiamata del 112 e dell’accoglimento dei mezzi di soccorso. È buona prassi che la chiamata al 112 venga effettuata dall’ addetto al primo soccorso intervenuto sulla scena. Soprattutto nelle aziende di medie e grandi dimensioni, può essere utile prevedere una procedura che tenga conto del coinvolgimento del personale di portineria nella conduzione del mezzo di soccorso all’interno del complesso industriale fino al luogo dell’infortunio. In quest’ultimo caso è bene prevedere un addestramento di base alla gestione delle emergenze, con particolare attenzione alle modalità di allertamento dei soccorsi avanzati;
- predisporre una modulistica che sintetizzi le circostanze dell’evento, gli interventi messi in atto e i presìdi utilizzati;
- in caso di incidente, anche non grave, provvedere ad organizzare una riunione di confronto con il personale competente al fine di rilevare possibili criticità (Chi è intervenuto per primo? Gli addetti al primo soccorso sono stati allertati? Il 112 è stato chiamato tempestivamente? Il personale addetto è stato in grado di gestire correttamente l’emergenza? Quali criticità sono state rilevate nella gestione complessiva dell’evento?);
- tenere sempre nel luogo di lavoro le schede di sicurezza delle sostanze usate e presentarle subito al personale sanitario all’arrivo sul luogo dell’infortunio oppure portarle con sé nel caso in cui il trasporto dell’infortunato venga effettuato con auto aziendale”.
Ricordando, in conclusione, che chiaramente “se il piano di soccorso rimane nel cassetto del datore di lavoro, ogni sforzo organizzativo sarà stato vano”, segnaliamo che il documento, che vi invitiamo a visionare integralmente, si sofferma anche sulla necessità, per ogni lavoratore, di “un’adeguata informazione sulle procedure di primo soccorso e sui nominativi dei lavoratori incaricati”.
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, “ Il primo soccorso nei luoghi di lavoro”, a cura di Bruno Papaleo, Giovanna Cangiano, Sara Calicchia e Mariangela De Rosa (Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale), coordinamento scientifico di Bruno Papaleo, edizione 2018 (formato PDF, 23,06 MB).
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