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Perché l’individuazione di un soggetto come preposto non esclude quella di un suo superiore o subordinato (o più di uno) come preposto e come si distribuiscono gli obblighi e le responsabilità penali nel caso del “preposto del preposto”.
Diciamo No alla violenza sul lavoro con Napo
La sentenza della Cassazione n. 40682 del 6 novembre 2024 stabilisce che, in presenza di carenze organizzative gravi e strutturali, la responsabilità per l'infortunio ricade sui vertici aziendali, anche in presenza di deleghe di funzioni o gestorie.
Non risponde il CSE dell’infortunio di un lavoratore se legato non a difetti del PSC ma alla condotta del datore di lavoro nel predisporre le attrezzature e nel formare il personale adibito al loro impiego o alla imprudente condotta dei loro operatori.
Nella nozione di "luogo di lavoro", ai fini dell’applicazione delle norme antinfortunistiche, rientra ogni luogo in cui venga svolta una attività implicante prestazioni di lavoro, anche se allo stesso hanno accesso terzi estranei all’attività lavorativa.
Il RSPP, pur svolgendo all'interno della struttura aziendale un ruolo non gestionale ma di consulenza, può essere chiamato a rispondere, quale garante, degli eventi che si dovessero verificare per effetto della violazione dei suoi doveri di sicurezza.
Chi è, come viene individuato dai Giudici e quali responsabilità ha il Coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione “di fatto” quale soggetto che esercita in concreto tale posizione di garanzia in cantiere senza incarico formale.
Il committente privato non professionale che affidi in appalto lavori domestici, pur non essendo tenuto a conoscere le singole disposizioni antinfortunistiche, ha comunque l'onere di scegliere adeguatamente l'impresa e di verificare i suoi requisiti.
Per quali motivi è illegittimo e inefficace individuare preposti “di carta” privi di reali poteri di sovraordinazione nei confronti dei lavoratori, alla luce degli obblighi e dell’incarico aziendale che sta a monte dell’individuazione.
Il datore di lavoro è il garante della sicurezza del lavoratore per cui ove non ottemperi agli obblighi di tutela risponde di un evento lesivo in base al principio che non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo.
La sentenza della Cassazione Penale n. 39697 del 2 ottobre 2023 si sofferma sull’importanza del permesso di lavoro a regola d’arte, non approssimativo, incompleto e generico.
La mancanza di rischi non deve precedere l'adozione del DVR, ma costituire, semmai, frutto della valutazione di cui deve darsi conto nella redazione del documento. L'assenza di rischio, in buona sostanza, non esonera dalla redazione del DVR.
La sospensione dell’attività e dei titoli abilitativi dell’azienda e del cantiere, le misure interdittive e il sequestro: i provvedimenti con cui l’INL, l’ASL e il Magistrato possono interrompere l’attività aziendale a fini di prevenzione.
Dopo una ulteriore sentenza della corte di cassazione con la quale è stata annullata ancora una volta la condanna di una CSE per l’infortunio di un lavoratore in cantiere viene da chiedersi: ma perché non revisionare l’art. 92 del d. lgs n. 81/2008?
L'errore del lavoratore è un fattore di rischio che rientra tra quelli di cui il datore deve farsi carico, poiché la normativa antinfortunistica mira a tutelare l'incolumità dei lavoratori anche dai rischi derivanti da sue disattenzioni e imprudenze.
Il responsabile della sicurezza sul lavoro, che ha omesso di attivarsi per impedire l'evento, non può invocare, quale causa di esenzione dalla colpa, l'errore sulla legittima aspettativa che non si verifichino condotte imprudenti da parte dei lavoratori.
Cosa ci insegnano le sentenze di Cassazione sulle procedure atte a regolare nei DVR il travaso, la movimentazione e l’utilizzo delle sostanze chimiche pericolose al fine di evitare esplosioni, incendi, lesioni e malattie professionali.
In tema di infortuni sul lavoro il dovere di sicurezza gravante sul datore di lavoro opera anche in relazione al committente dal quale non può tuttavia esigersi un controllo pressante, continuo e capillare sull'organizzazione e sull'andamento dei lavori.
Ai fini dell'obbligo di nominare il coordinatore per la progettazione, la nozione di cantiere va rapportata all'opera da realizzare e il momento della sua cessazione è determinato dalla effettiva ultimazione di tutti i lavori ad essa inerenti.
Cos’è la colpa per assunzione, come viene applicata dalla Cassazione ai ruoli di salute e sicurezza in relazione agli standard di diligenza richiesti e perché chi non si sente preparato a svolgere una certa funzione non dovrebbe assumerla.
Le funzioni di alta vigilanza del CSE mal si conciliano con un suo costante intervento nel cantiere finalizzato a "richiamare" le imprese esecutrici sul rispetto delle prescrizioni contenute nel PSC, conosciute (o comunque conoscibili) dalle stesse.
La Suprema Corte, nel fornire le motivazioni del rigetto del ricorso del CSP/CSE fornisce ulteriori chiarimenti si cosa debba intendersi per rischio interferenziale e comportamento eccentrico del lavoratore.
Per l’uso di macchinari non è sufficiente la messa a disposizione dei lavoratori di manuali di istruzione occorrendo invece che il datore di lavoro verifichi che le prescrizioni antinfortunistiche siano state effettivamente assimilate dagli stessi.
Il dolo nei reati antinfortunistici, l’articolo 437 del Codice Penale e la necessaria “diffusività” della situazione di pericolo secondo le pronunce della Corte di Cassazione. Un contributo a cura dell’avv. Carolina Valentino.
Nella nozione di "luogo di lavoro", rilevante ai fini della sussistenza dell'obbligo di attuare le misure antinfortunistiche, rientra ogni luogo in cui viene svolta e gestita una qualsiasi attività implicante prestazioni di lavoro.
Un lavoratore caricato e ucciso da un toro e la responsabilità del datore di lavoro per non avere individuato le necessarie vie di fuga e per la mancata formazione. La sentenza della Cassazione Penale n. 29746 del 22 luglio 2024.
Il metodo di ragionamento da seguire per rispondere alle domande ricorrenti sull’attribuzione delle responsabilità penali a seguito di infortuni o malattie professionali: i principi del codice penale schematizzati con esempi concreti.
Il crollo di una trave in costruzione può ben rappresentare un rischio la cui gestione è di competenza del coordinatore per la sicurezza durante la progettazione e l'esecuzione dei lavori rientrando lo stesso nella sfera di rischio da lui governata.
Per l’infortunio di un lavoratore attaccato e ucciso da un toro in una stalla, condannato dai giudici di merito il datore di lavoro per non avere previsto una idonea via di fuga e per la mancata informazione e formazione del lavoratore.
In caso di infortunio di un dipendente, la condotta del datore di lavoro che non abbia sorvegliato sull’instaurarsi di una pericolosa prassi operativa integra il reato di omicidio o lesioni colpose aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche
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Quando il preposto ha sopra di sé o sotto di sé un altro preposto
20 Dicembre 2024Perché l’individuazione di un soggetto come preposto non esclude quella di un suo superiore o subordinato (o più di uno) come preposto e come si distribuiscono gli obblighi e le responsabilità penali nel caso del “preposto del preposto”.
Napo in: Violenza sul lavoro
20 Dicembre 2024Diciamo No alla violenza sul lavoro con Napo
Le deleghe di funzione, le deleghe gestorie e le carenze strutturali
18 Dicembre 2024La sentenza della Cassazione n. 40682 del 6 novembre 2024 stabilisce che, in presenza di carenze organizzative gravi e strutturali, la responsabilità per l'infortunio ricade sui vertici aziendali, anche in presenza di deleghe di funzioni o gestorie.
Risponde il CSE per l’infortunio dovuto a difetti di montaggio di una gru?
16 Dicembre 2024Non risponde il CSE dell’infortunio di un lavoratore se legato non a difetti del PSC ma alla condotta del datore di lavoro nel predisporre le attrezzature e nel formare il personale adibito al loro impiego o alla imprudente condotta dei loro operatori.
Cosa è un “luogo di lavoro” ai fini dell’applicazione del D.Lgs. 81/2008
9 Dicembre 2024Nella nozione di "luogo di lavoro", ai fini dell’applicazione delle norme antinfortunistiche, rientra ogni luogo in cui venga svolta una attività implicante prestazioni di lavoro, anche se allo stesso hanno accesso terzi estranei all’attività lavorativa.
Il RSPP: un consulente del DDL con l’obbligo di assolvere ai propri doveri
2 Dicembre 2024Il RSPP, pur svolgendo all'interno della struttura aziendale un ruolo non gestionale ma di consulenza, può essere chiamato a rispondere, quale garante, degli eventi che si dovessero verificare per effetto della violazione dei suoi doveri di sicurezza.
La figura del Coordinatore di cantiere “di fatto” privo di un incarico
29 Novembre 2024Chi è, come viene individuato dai Giudici e quali responsabilità ha il Coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione “di fatto” quale soggetto che esercita in concreto tale posizione di garanzia in cantiere senza incarico formale.
La responsabilità nel caso di appalti di lavori di natura domestica
18 Novembre 2024Il committente privato non professionale che affidi in appalto lavori domestici, pur non essendo tenuto a conoscere le singole disposizioni antinfortunistiche, ha comunque l'onere di scegliere adeguatamente l'impresa e di verificare i suoi requisiti.
Il preposto individuato deve necessariamente avere poteri gerarchici
14 Novembre 2024Per quali motivi è illegittimo e inefficace individuare preposti “di carta” privi di reali poteri di sovraordinazione nei confronti dei lavoratori, alla luce degli obblighi e dell’incarico aziendale che sta a monte dell’individuazione.
Non impedire un evento che si ha l’obbligo di impedire equivale a cagionarlo
11 Novembre 2024Il datore di lavoro è il garante della sicurezza del lavoratore per cui ove non ottemperi agli obblighi di tutela risponde di un evento lesivo in base al principio che non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo.
L’importanza dei permessi di lavoro a regola d’arte
7 Novembre 2024La sentenza della Cassazione Penale n. 39697 del 2 ottobre 2023 si sofferma sull’importanza del permesso di lavoro a regola d’arte, non approssimativo, incompleto e generico.
Sull’obbligo di valutare i rischi e di redigere il DVR
4 Novembre 2024La mancanza di rischi non deve precedere l'adozione del DVR, ma costituire, semmai, frutto della valutazione di cui deve darsi conto nella redazione del documento. L'assenza di rischio, in buona sostanza, non esonera dalla redazione del DVR.
Quando l’azienda o il cantiere vengono bloccati per esigenze cautelari
31 Ottobre 2024La sospensione dell’attività e dei titoli abilitativi dell’azienda e del cantiere, le misure interdittive e il sequestro: i provvedimenti con cui l’INL, l’ASL e il Magistrato possono interrompere l’attività aziendale a fini di prevenzione.
Sulla non responsabilità di una CSE per un infortunio
28 Ottobre 2024Dopo una ulteriore sentenza della corte di cassazione con la quale è stata annullata ancora una volta la condanna di una CSE per l’infortunio di un lavoratore in cantiere viene da chiedersi: ma perché non revisionare l’art. 92 del d. lgs n. 81/2008?
La responsabilità per gli infortuni dei lavoratori dovuti a loro imprudenze
21 Ottobre 2024L'errore del lavoratore è un fattore di rischio che rientra tra quelli di cui il datore deve farsi carico, poiché la normativa antinfortunistica mira a tutelare l'incolumità dei lavoratori anche dai rischi derivanti da sue disattenzioni e imprudenze.
La protezione dei lavoratori dai rischi derivanti da imprudenze o disubbidienze
14 Ottobre 2024Il responsabile della sicurezza sul lavoro, che ha omesso di attivarsi per impedire l'evento, non può invocare, quale causa di esenzione dalla colpa, l'errore sulla legittima aspettativa che non si verifichino condotte imprudenti da parte dei lavoratori.
Quando la valutazione del rischio chimico è sotto la lente delle Corti
10 Ottobre 2024Cosa ci insegnano le sentenze di Cassazione sulle procedure atte a regolare nei DVR il travaso, la movimentazione e l’utilizzo delle sostanze chimiche pericolose al fine di evitare esplosioni, incendi, lesioni e malattie professionali.
Sui doveri di sicurezza gravanti sul committente in tema di infortuni
7 Ottobre 2024In tema di infortuni sul lavoro il dovere di sicurezza gravante sul datore di lavoro opera anche in relazione al committente dal quale non può tuttavia esigersi un controllo pressante, continuo e capillare sull'organizzazione e sull'andamento dei lavori.
Sulla definizione di cantiere ai fini dell’applicazione del D. Lgs. 81/2008
30 Settembre 2024Ai fini dell'obbligo di nominare il coordinatore per la progettazione, la nozione di cantiere va rapportata all'opera da realizzare e il momento della sua cessazione è determinato dalla effettiva ultimazione di tutti i lavori ad essa inerenti.
La colpa di chi non è all’altezza dell’incarico o del compito assunto
26 Settembre 2024Cos’è la colpa per assunzione, come viene applicata dalla Cassazione ai ruoli di salute e sicurezza in relazione agli standard di diligenza richiesti e perché chi non si sente preparato a svolgere una certa funzione non dovrebbe assumerla.
Sulla vigilanza “momento per momento” da parte del CSE
23 Settembre 2024Le funzioni di alta vigilanza del CSE mal si conciliano con un suo costante intervento nel cantiere finalizzato a "richiamare" le imprese esecutrici sul rispetto delle prescrizioni contenute nel PSC, conosciute (o comunque conoscibili) dalle stesse.
Il concetto di interferenza e di eccentricità del rischio
19 Settembre 2024La Suprema Corte, nel fornire le motivazioni del rigetto del ricorso del CSP/CSE fornisce ulteriori chiarimenti si cosa debba intendersi per rischio interferenziale e comportamento eccentrico del lavoratore.
La verifica che i lavoratori siano stati istruiti sull’uso corretto delle attrezzature
16 Settembre 2024Per l’uso di macchinari non è sufficiente la messa a disposizione dei lavoratori di manuali di istruzione occorrendo invece che il datore di lavoro verifichi che le prescrizioni antinfortunistiche siano state effettivamente assimilate dagli stessi.
Il dolo, l’art. 437 c.p. e la “diffusività” della situazione di pericolo
11 Settembre 2024Il dolo nei reati antinfortunistici, l’articolo 437 del Codice Penale e la necessaria “diffusività” della situazione di pericolo secondo le pronunce della Corte di Cassazione. Un contributo a cura dell’avv. Carolina Valentino.
La responsabilità per l’infortunio di un concorrente in uno studio televisivo
9 Settembre 2024Nella nozione di "luogo di lavoro", rilevante ai fini della sussistenza dell'obbligo di attuare le misure antinfortunistiche, rientra ogni luogo in cui viene svolta e gestita una qualsiasi attività implicante prestazioni di lavoro.
Sulle responsabilità per la mancanza di formazione e di vie di fuga
6 Settembre 2024Un lavoratore caricato e ucciso da un toro e la responsabilità del datore di lavoro per non avere individuato le necessarie vie di fuga e per la mancata formazione. La sentenza della Cassazione Penale n. 29746 del 22 luglio 2024.
Chi è responsabile penalmente se si verifica un infortunio in azienda?
5 Settembre 2024Il metodo di ragionamento da seguire per rispondere alle domande ricorrenti sull’attribuzione delle responsabilità penali a seguito di infortuni o malattie professionali: i principi del codice penale schematizzati con esempi concreti.
La responsabilità dell’infortunio per il crollo di una trave in costruzione
2 Settembre 2024Il crollo di una trave in costruzione può ben rappresentare un rischio la cui gestione è di competenza del coordinatore per la sicurezza durante la progettazione e l'esecuzione dei lavori rientrando lo stesso nella sfera di rischio da lui governata.
La responsabilità per la morte di un lavoratore attaccato da un toro
26 Agosto 2024Per l’infortunio di un lavoratore attaccato e ucciso da un toro in una stalla, condannato dai giudici di merito il datore di lavoro per non avere previsto una idonea via di fuga e per la mancata informazione e formazione del lavoratore.
Sul mancato controllo dell’instaurarsi di prassi lavorativa scorretta e rischiosa
29 Luglio 2024In caso di infortunio di un dipendente, la condotta del datore di lavoro che non abbia sorvegliato sull’instaurarsi di una pericolosa prassi operativa integra il reato di omicidio o lesioni colpose aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche
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