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Imparare dagli errori: cosa accade a usare male le scale portatili?

Imparare dagli errori: cosa accade a usare male le scale portatili?
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Imparare dagli errori

02/05/2019

Esempi di infortuni dei lavoratori in relazione all’utilizzo di scale portatili. Lavori in un edificio in ristrutturazione, nella pittura di un locale e nella verifica di una cassaforma. La dinamica degli infortuni e le misure di prevenzione.

Brescia, 2 Mag – Per ridurre i tanti infortuni, piccoli e gravi, che ancora avvengono e continuano ad avvenire nell’utilizzo delle scale portatili, sia nei luoghi di lavoro che nei luoghi di vita, è necessario non solo impiegare attrezzature adeguate per i lavori in altezza, ma anche usare le scale in modo corretto, con comportamenti sicuri e senza improvvisazioni o comportamenti a rischio.

 

Per questo motivo continuiamo a proporre, nella rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto degli infortuni professionali, nuovi infortuni correlati alle cadute dalle scale portatili. E cerchiamo di rilevare, in questa puntata, alcuni comportamenti poco sicuri che possono favorire le cadute.

 

I casi di infortunio presentati sono tratti, come sempre, dall’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 

Ci soffermiamo su:

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Scale - utilizzo in sicurezza - 1 ora
Informazione ai lavoratori sui rischi specifici ai sensi dell'art. 36 del D.Lgs. 81/2008 - L'utilizzo delle scale in ufficio, in magazzino, nella grande distribuzione

 

I casi di infortunio per l’utilizzo non sicuro delle scale portatili

Nel primo caso un lavoratore si reca da solo nel cantiere per verificare lo stato di un massetto, un elemento costruttivo, realizzato il giorno precedente dai colleghi di lavoro della sua impresa.

Il massetto si trova al primo piano di un edificio in ristrutturazione. Per accedervi, il lavoratore utilizza l’unica scala presente sul posto, poggiandola sul pavimento piastrellato di un terrazzino, bagnato dalla pioggia.

Si tratta di una scala portatile da appoggio priva di piedini antisdrucciolo e di dispositivi di aggancio all’estremità superiore dei montanti. Probabilmente a causa del pavimento bagnato, la scala scivola e l’infortunato cade all’indietro, riportando una frattura del cranio per l’impatto con la pavimentazione.

 

I fattori causali:

  • “uso di una scala portatile da appoggio priva di piedini antisdrucciolo e di dispositivi di aggancio all’estremità superiore dei montanti;
  • il lavoratore utilizzava l’unica scala presente sul posto, poggiandola sul pavimento piastrellato di un terrazzino, bagnato dalla pioggia;
  • assenza di attrezzatura idonea”.

 

Nel secondo caso un lavoratore, insieme ad un collega di lavoro, è intento alla pittura delle pareti di un locale all’interno di un'abitazione.

Per i lavori viene utilizzato un rullo e le rifiniture in corrispondenza degli spigoli superiori sono eseguite a pennello, utilizzando una scala doppia portatile dotata dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa.

Mentre rifinisce uno spigolo operando sulla scala, con i piedi a circa 1 metro di altezza da terra e in posizione frontale rispetto all’area da tinteggiare, l'infortunato si sbilancia e, privo di sufficiente appoggio sulla scala, probabilmente perché impegnato con entrambe le mani nella tinteggiatura, cade sul lato sinistro, procurandosi una frattura composta del terzo distale della diafisi peroneale della gamba sinistra.

Il POS prevedeva l'uso eventuale di ponte mobile su ruote, subordinando la scelta dell'attrezzatura alla decisione dei lavoratori.

 

Il fattore causale rilevato fa riferimento al comportamento non sicuro del lavoratore che è “privo di sufficiente appoggio sulla scala, probabilmente perché impegnato con entrambe le mani”.

 

Nel terzo caso un lavoratore deve verificare il corretto montaggio della cassaforma, struttura di contenimento usata in edilizia, e per compiere tale operazione sale su una scala portatile.

Presumibilmente a causa di un brusco movimento il lavoratore scivola dalla scala cadendo da una altezza superiore a due metri e finendo sul solaio sottostante.

L'infortunato riporta la frattura del cranio.

 

Anche in questo caso c’è alla base un comportamento non sicuro, il “brusco movimento” che porta alla caduta.

 

Cosa fare per l’uso in sicurezza delle scale portatili

Per raccogliere indicazioni, suggerimenti e buone prassi per l’uso in sicurezza delle scale portatili facciamo riferimento alle “ Linee Guida per l'utilizzo di scale portatili nei cantieri temporanei e mobili”, un documento regionale sui rischi e misure di prevenzione nell’utilizzo delle scale che è stato approvato dalla Regione Lombardia con Decreto n. 1819 del 5 marzo 2014.

 

Dal documento prendiamo alcune indicazioni per le scale semplici di appoggio, le scale doppie e le scale a castello.

 

Indicazioni per le scale semplici di appoggio:

  • “gli appoggi alla sommità devono aderire entrambi ad una superficie piana, regolare, fissa, non scivolosa, stabile e non cedevole, ed ove previsto deve essere adeguatamente vincolata;
  • la scala deve essere posizionata in modo appropriato, con un’inclinazione corretta ossia per le scale a gradini tra 60° e 70°; per le scale a pioli tra 65° e 75°”.
  • nel caso l’appoggio superiore della scala avvenga lungo i montanti, è vietato utilizzare i pioli/gradini posti al disopra dell’appoggio;
  • la sporgenza della scala rispetto al punto di appoggio deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della scala;
  • per le scale utilizzate per l’accesso al piano, l’ultimo piolo utile deve distare non più di 315 mm dal piano di sbarco, e deve essere assicurata una presa idonea ad 1 m oltre il piano d’arrivo. Un piolo per essere considerato utile deve sempre distare almeno 150 mm dalla parete;
  • per le scale telescopiche con cerniere lo snodo deve trovarsi sul lato opposto alla salita/discesa”.

 

Indicazioni per le scale doppie e a castello:

  • “devono essere sempre aperte completamente”;
  • “non posso essere utilizzate per gli accessi ai piani”.

 

Sono poi riportate le misure generali da mettere in atto durante l’uso delle  scale portatili:

  • “se si opera ad altezza superiore a 2 m, utilizzare un adeguato dispositivo di tenuta del corpo che mantenga la persona all’interno dei montanti, con un cordino di posizionamento il quale deve essere sempre mantenuto in tensione durante il lavoro;
  • la scala non deve essere sovraccaricata oltre la portata massima prevista dal costruttore;
  • il rispetto dei requisiti sia di sicurezza che di ergonomia comporta l’indicazione di lavorare solo su scale a gradini, posizionando i piedi sullo stesso gradino;
  • durante la salita e la discesa, si deve procedere sempre con il viso rivolto verso la scala, mantenendo il proprio baricentro all’interno dei montanti della scala;
  • le scale devono essere utilizzate in modo da consentire ai lavoratori di disporre in qualsiasi momento di un appoggio e di una presa sicuri; in particolare, il trasporto a mano di pesi su una scala non deve precludere una presa sicura;
  • la scala non deve essere utilizzata come ponte, piano di lavoro o montante di piani di lavoro. Deve essere utilizzata da una sola persona;
  • occorre lavorare sempre in posizione frontale alla scala, evitando lavori ingeneranti spinte laterali della scala;
  • nei casi in cui non è possibile vincolare la scala, deve essere garantita l’assistenza a terra di una seconda persona;
  • durante l’esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza della scala;
  • gli utensili e gli attrezzi manuali in uso devono essere vincolati per impedirne la caduta accidentale;
  • gli utilizzatori della scala non devono indossare indumenti che rischino di impigliarsi;
  • anche nei casi in cui si dispone di un appoggio e di una presa sicura, gli addetti non devono operare sui due gradini superiori di una scala doppia senza piattaforma o barra di sostegno”.

    

Tiziano Menduto

 

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 4764, 4590 e 4308 (archivio incidenti 2002/2015).



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